Discarica abusiva sotto il cavalcavia di Laguccio

C’è di tutto, persino escrementi umani di cittadini di zona. La denuncia di così incresciosa situazione l’ha fatta in nome e per conto dei cittadini di zona, Mario Testani

di Egidio Cerelli

Ancora una volta nella zona di Laguccio al di sotto del cavalcavia nei pressi della chiesa parrocchiale alcuni cittadini sono costretti a protestare perché alcuni imbecilli hanno fatto diventare quella sorta di slargo naturale in una discarica. C’è di tutto e la gente non ne può più. Un cittadino del luogo in nome e per conto di tanti altri amici residenti, Mario Testani denuncia pubblicamente questo fatto di cotanta inciviltà.

Ecco qualche foto

“In queste foto che si riferiscono alla zona a ridosso del cavalcavia sotto la nostra Chiesa del Laguccio oltre alla sporcizia dovuta ai sacchi di rifiuti financo di escrementi umani in ogni dove – ci confida l’amico Testani – escrementi e sporcizia che sono dei nostri che sono su questo territorio in quanto da scontrini fiscali trovati relativi ad acquisti sono stati fatti in zona. Quello che più mi fa rabbia è constatare che si tratta di persone giovani in quanto ci sono pannolini per neonati e pappette varie. Cari figlioli vi accorgete in mano a che tipo di genitori siete?”
La considerazione finale va tenuta in buon conto perché… “Sono stufo di ripulire saltuariamente quello che voi sporcate insieme ai miei amici che in effetti fare persino una sorta di vigilantes per controllare questi imbecilli ed incivili che abbandonano quei rifiuti sotto il cavalcavia”.

Grazie al responsabile del servizio della N.U. di Alatri

Poi anche un ringraziamento al responsabile del servizio del Comune di Alatri… ”il quale prontamente ogni volta ci manda l’azienda di riferimento per il recupero che opera per la nettezza urbana. Ci mettiamo a disposizione degli inquirenti per poter identificare questi maleducati cittadini i quali non sanno che è semplice scaricare come da vigenti disposizioni quei rifiuti, E poi se non hanno una bagno si rivolgessero per fare bisogni sui loro terreni. Noi siamo stufi. Punto”

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